Solo a metà maggio, il canturino perdeva al primo turno al Challenger di Roma. La classifica lo vedeva scivolare alla posizione numero 270 dell’Atp. L’anno, che si era aperto alla piazza numero 234, insomma, stentava a decollare. Meglio comunque dell’aprile 2017 quando il brianzolo era uscito dai 300 (307 per l’esattezza).
Ed ecco arrivare l’estate, le partite vinte in serie, le semifinali, la storica finale ma anche una serie di quarti di finale che hanno portato punti preziosi alla classifica. Oggi, con le ultime graduatorie del ranking appena pubblicate, Arnaboldi è il numero 175, cento posizioni meglio di maggio. E all’orizzonte ci sono gli Us Open.
In uscita – rispetto al 2017 – ci sono solo i punti di un secondo turno a Cordenons e al Challenger di casa, a Como. Insomma, ogni buon risultato ottenuto sarebbe solo in “attivo” sul fronte punti Atp. Con in se e con i ma nel tennis si fa poca strada, ma il best ranking, dopo mesi di lotta, torna ad essere un obiettivo possibile.