Il servizio di Roberto Marcora, pungente e definitivo ogni volta che la pallina “scottava” (come sulle due palle break salvate sul 4-3 dell’ultimo set) elimina a sorpresa Andrea Arnaboldi dal Challenger di casa, il “Città di Como”.

Il mancino brianzolo si è arreso oggi al giocatore di Busto Arsizio, “salvato” dal ripescaggio come lucky loser e ora negli ottavi di finale. Partita che sembrava facilmente in mano ad Arnaboldi, almeno per tutto il primo set chiuso 6-2 senza fatica.

Marcora ha però iniziato ad ingranare con il servizio (12 gli ace, almeno altrettanti i vincenti) e a tenere la battuta con regolarità. Così un break subito sul 3-3 del secondo set (l’unico per Arnaboldi nell’intero match) è costato il 6-4, con la partita che è scivolata al tie break nell’ultima frazione.

Equilibrio che sembrava inscalfibile almeno fin quando – sul 6-5 Marcora – il canturino ha commesso il doppio fallo che ha chiuso il match tra i “no” di delusione del pubblico. Curiosa nota statistica: al termine di due tennisti hanno realizzato lo stesso numero di punti, 99 a 99.

“Lui ha giocato bene e soprattutto ha servito alla grande nei momenti decisivi dell’incontro – ha commentato alla fine Arnaboldi – Io non ho giocato al meglio e ho accusato anche un po’ di stanchezza”.

 

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Sono nato a Como nel dicembre del 1974 e in questa città sono cresciuto, mi sono sposato e sono diventato padre. Sono un giornalista professionista iscritto all’Albo della Lombardia. Amo il tennis da sempre, da quando bambino sognavo di diventare Stefan Edberg. Mi sono fermato molto prima. Pigro di natura, ho preferito raccontare questo sport nel modo meno faticoso, ovvero dalla tastiera di un pc. Ho lavorato per Espansione Tv e il Corriere di Como seguendo tutt’altro, la cronaca nera e giudiziaria. Oggi scrivo per La Provincia di Como.

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