Dopo oltre due ore di gioco il giocatore brianzolo, nel primo turno di quali, si è imposto per 7-5 4-6 6-3, raggiungendo lo spagnolo Adrian Menendez-Maceiras al match che varrà l’ingresso nel main draw.
Partita, quella contro Watanuki, che Arnaboldi poteva portare a casa molto prima, essendo stato in vantaggio per 7-5 4-1. Un passaggio a vuoto prolungato gli è però costato sei giochi di fila, fino al 6-4 e 1-0 nell’ultimo set, tra l’altro con break di svantaggio. Il canturino non si è scoraggiato e ha ripreso in mano il match (1-1), allungando fino al 5-2 (salvandosi al servizio da 15-40) per poi chiudere 6-3.
Curiose le statistiche che segnano 95 punti a testa per i due tennisti, che hanno anche realizzato gli stessi ace (8) mentre il giapponese ha avuto tre palle break in più (13 a 10). Ora, per un posto in tabellone all’Atp di New York, torna l’infinita sfida con Menendez-Maceiras. Già sei i precedenti, con un bilancio in parità.
Lo scorso anno ci furono due battaglie infinite e “caldissime”, con il doppio 7-6 7-6 per lo spagnolo in semifinale al Challenger di Segovia, e la rivincita di Arnaboldi a Portorose (sempre in semi) per 7-6 7-5. I due giocatori si sono già affrontati anche a New York, nelle quali degli Us Open: vinse l’iberico per 7-6 (5) al terzo. Sempre sul veloce, ma agli Australian Open nel 2015 (2° turno di quali) a vincere fu il canturino per 6-4 7-6 (7).