Il termine a dire il vero è improprio, perché non sfruttano un reale mercato clandestino, bensì quello delle scommesse on line barando tuttavia sull’autenticità del rischio che ogni scommettitore si assume. In pratica, nei tornei di secondo piano – non certo al Roland Garros – gli aggiornamenti dei risultati, seppur in tempo reale, hanno sempre un margine di tempo di qualche secondo.
Questi truffatori – perché di questo stiamo parlando – arrivano al torneo, si siedono sugli spalti, spesso tengono le mani in tasca o comunque nascoste. In pugno tengono un aggeggino con cui in tempo reale (dunque baypassando i secondi di gap di cui parlavamo prima) informano gli scommettitori su quello che sta avvenendo in campo e sul punteggio del match in modo da consentire vincite sicure.
Il problema è molto più diffuso di quanto si pensi e crediamo che a Chiasso si sia trattato della stessa cosa, anche se toccherà alle indagini – che sono in corso – appurarlo. La cosa sicura e certa, è che né i giocatori né i circolo organizzatori dei tornei sono coinvolti in questo problema. Questi scommettitori clandestini fanno tranquillamente tutto da soli, senza l’aiuto di nessuno.