Alla fine comunque, nonostante un buon primo set giocato dal 20enne di Cantù, Andrea ha alzato l’asticella proprio nel momento opportuno – sul 4-4 – giocando due game perfetti e chiudendo per 6-4. Nel secondo parziale, equilibrio fino al 2-1 senza break: poi Federico ha perso il servizio (dal 40-15) e il confronto si è in pratica concluso qui, con il 32enne Pro che ha allungato fino al 6-1.
Al termine il Tennis Como ha voluto ricordare (donando una targa alla moglie) la figura dello storico presidente Giulio Pini, scomparso da poco. Fu lui – nel 2006 – ad iniziare l’avventura del Challenger Atp, tradizione interrotta solo quest’anno in seguito alla pandemia.
“Non è stato il torneo Challenger Atp cui eravamo abituati in questo periodo della stagione – ha poi commentato la presidente Chiara Sioli – ma siamo riusciti a mostrare comunque dell’ottimo tennis sui nostri campi, ed è un po’ questa la nostra missione”.
“E’ sempre bello per me giocare su questi campi – ha poi aggiunto Andrea Arnaboldi – Mi è servito come allenamento per preparare le prossime partite. Oggi con Federico è stato un match vero, la prima sfida ufficiale tra di noi. Non ci fa impazzire giocare contro ma nel primo set abbiamo mostrato un buon tennis. Poi lui nel secondo è un po’ calato”.
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