Il livello dei tornei è altissimo, e di conseguenza anche le qualificazioni sono una battaglia infinita con giocatori molto forti. Gli organizzatori hanno quindi pensato di mettere in palio una sola wild card con un torneo di prequalificazione, cose già viste anche agli Internazionali d’Italia e non solo.
Federico ha così giocato ben cinque match di prequali, battendo nell’ordine lo sloveno Matic Spec, il tedesco Leopold Zima, il numero 316 al mondo Alex Jecan (rumeno, che era la testa di serie numero 1), Stefan Palosi (altro rumeno, 500 al mondo) per poi perdere solo in finale, dopo un gran fatica, da Henry Patten, britannico. Cinque match per non intascare nulla, nonostante vittorie contro giocatori molto forti.
Quindi, Federico Arnaboldi, è ripartito da zero e in queste ore – non avendo ottenuto la wild card – è ripartito dal primo turno delle qualificazioni vere e proprie. Ieri ha ribattuto Jecan per 6-4 6-4, oggi ha rifilato un 6-3 6-1 all’israeliano Jordan Hasson e domani tornerà in campo per giocarsi (di nuovo) un posto nel tabellone principale. Di fronte il francese Valentin Royer, numero 600 al mondo. Dovesse entrare in tabellone, insomma, il canturino lo farebbe con alle spalle ben otto match disputati in una settimana.
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