Challenger e Itf: cugini in campo, Andrea Arnaboldi ko, passa Federico

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Ci ha provato Andrea Arnaboldi a tornare in campo, nonostante i problemi alla schiena. Ha anche retto per gran parte del match, prima di arrendersi all’avversario, Matteo Viola, nel primo turno delle qualificazioni al Challenger di Biella. Primo set controllato in lungo e in largo dal canturino, che ha costantemente messo in difficoltà il tennista veneto sul suo servizio, vincendo il parziale per 6-2.

I problemi sono iniziati nel secondo set, quando Arnaboldi ha continuato ad essere pericoloso quando Viola era al servizio (ben cinque palle break, una sola sfruttata) soffrendo però a sua volta nel tenere la battuta (tre i break subiti, dopo l’iniziale 2-2). Equilibrio nel set decisivo, in cui a segnare la differenza è stato un solo break in apertura che poi Viola ha tenuto fino al 6-3, salvando nell’ultimo game due palle break consecutive sul 15-40.

Possibile ora uno stop di almeno due due settimane per il tennista canturino, nel tentativo di sistemare una volta per tutte i guai alla schiena che lo stanno condizionando da almeno un mese.

Rimanendo il famiglia, è invece tornato in campo vincendo il cugino Federico Arnaboldi all’Itf di Antalya. Dopo la semifinale appena raggiunta, il 20enne brianzolo è ripartito dalle qualificazioni vincendo in due set – 6-3 6-3 contro lo spagnolo Daniel Rincon. Domani il secondo turno contro l’azzurro 27enne Pietro Rondoni, testa di serie delle quali. Per la cronaca, l’argentino Agustin Velotti che ieri aveva superato Arnaboldi in semi, si è poi aggiudicato il torneo di questa settimana battendo per 6-3 6-4 il rumeno Filip Cristian Jianu. E sempre per la cronaca, quello di domani sarà per Arnaboldi jr il 9 match in nove giorni.


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About Author

Sono nato a Como nel dicembre del 1974 e in questa città sono cresciuto, mi sono sposato e sono diventato padre. Sono un giornalista professionista iscritto all’Albo della Lombardia. Amo il tennis da sempre, da quando bambino sognavo di diventare Stefan Edberg. Mi sono fermato molto prima. Pigro di natura, ho preferito raccontare questo sport nel modo meno faticoso, ovvero dalla tastiera di un pc. Ho lavorato per Espansione Tv e il Corriere di Como seguendo tutt’altro, la cronaca nera e giudiziaria. Oggi scrivo per La Provincia di Como.

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