Il primo – dopo tre ore di lotta – ha piegato la resistenza del mai domo bosniaco Nerman Fatic, con il punteggio di 7-5 2-6 7-6. Arnaldi è giovanissimo, come detto, eppure nel tiebreak del terzo set, quando ci si aspettava un crollo o comunque un pizzico di soggezione al cospetto dell’esperienza dell’avversario, ha saputo alzare ulteriormente l’asticella del proprio gioco disputando una sequenza di punti impressionanti, nessuno dei quali (tranne forse uno) regalato da Fatic. Ha concluso la sfida con dei problemi ad un piede, Arnaldi. Speriamo che i guai non ne condizionino la semi con un altro volpone, l’ex 70 al mondo Cedrik Stebe (tedesco).
Passaro invece l’ha spuntata per 6-7 6-1 7-5 sul più giovane di un anno Matteo Gigante. Due tipi di gioco diversi, con il secondo sempre in anticipo, ma alla fine a raggiungere la semi è stato il perugino che è più avanti di Gigante anche da un punto di vista fisico. Quest’ultimo però ha davvero bene impressionato. Passaro ora se la vedrà con lo slovacco Lukas Klein che fino ad oggi ha sconfitto solo italiani, Gianmarco Ferrari all’esordio, poi Giulio Zeppieri e oggi Riccardo Bonadio.