Il tennis comasco piange la scomparsa dello storico maestro Merazzi

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I suoi allievi ancora oggi, se lo incontravano, lo chiamavano “il Maestro”, con davanti l’articolo determinativo. Perché lui era lui. Se avevi voglia di giocare a tennis a Como, non potevi che passare dalle sue mani. Si è spento nelle scorse ore, dipingendo con una ulteriore pennellata di tristezza questo 2020 che più che un anno è sembrato un incubo, il maestro Marco Merazzi.

Per più di venti stagioni, tra gli anni Settanta e gli anni Novanta, era stato il punto di riferimento del Tennis Como e dalla sua scuola, lavorando con centinaia e centinaia di bambini (compreso un giovane Riccardo Piatti), chiudendo poi la propria carriera lavorando in quel gioiellino purtroppo scomparso che era il Tennis Club Muggiò.

Negli anni a Villa Olmo, sfiorò anche la vittoria del campionato italiano a squadre, come capitano della selezione femminile. In quel team dei sogni, che perse una finale scudetto contro il Match Ball Firenze al doppio di spareggio (una beffa), era il riferimento. Era la stagione 1984-1985, e il Tennis Como, con Merazzi al timone, arrivava da una semifinale nell’anno precedente sempre nel campionato italiano.

In quella squadra, ai suoi ordini, scendevano in campo Carolina Piatti, l’argentina Susanna Villaverde (che era stata numero 50 al mondo in doppio), la marianese Carmela Vitali e Stefania Cicognani. La Villaverde, nella terza stagione consecutiva in serie A, fu poi sostituita da Simona Isidori. Anni in cui il top del movimento nazionale passava dal Lago di Como e in cui Merazzi era un punto di riferimento.

I funerali si terranno domani, alle 14, nella chiesa parrocchiale di Muggiò.


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About Author

Sono nato a Como nel dicembre del 1974 e in questa città sono cresciuto, mi sono sposato e sono diventato padre. Sono un giornalista professionista iscritto all’Albo della Lombardia. Amo il tennis da sempre, da quando bambino sognavo di diventare Stefan Edberg. Mi sono fermato molto prima. Pigro di natura, ho preferito raccontare questo sport nel modo meno faticoso, ovvero dalla tastiera di un pc. Ho lavorato per Espansione Tv e il Corriere di Como seguendo tutt’altro, la cronaca nera e giudiziaria. Oggi scrivo per La Provincia di Como.

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