Un infortunio sul più bello, del doppio di spareggio che assegnava il titolo di campione d’Italia, ha fermato Primo Veneri nella finalissima del campionato a squadre Over 60.

Veneri – fondatore del Team Veneri di San Fermo – difendeva i colori della Canottieri Roma, società per cui è tesserato da anni e dove ha tanti amici con cui gioca facendo il “pendolare” del tennis, da Como alla Capitale.

Una marcia trionfale quella di Primo Veneri e della Canottieri, che era arrivata a giocarsi lo scudetto dopo aver superato, nel tabellone conclusivo, il Circolo della Stampa di Torino, poi il Bussolengo.

Alla finale a quattro, giocata a Bari, si sono dunque qualificati i romani ma anche il Monviso, il Tennis Città di Udine e i padroni di casa del Tennis Njlaya. E proprio il confronto tra i pugliesi e la Canottieri Roma ha finito per assegnare il primo e il secondo posto.

Ma sull’1-1, con in campo il doppio di spareggio, un infortunio ha fermato Veneri e la Canottieri che ha dovuto così accontentarsi (si fa per dire) del secondo posto assoluto dietro ai baresi.

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Sono nato a Como nel dicembre del 1974 e in questa città sono cresciuto, mi sono sposato e sono diventato padre. Sono un giornalista professionista iscritto all’Albo della Lombardia. Amo il tennis da sempre, da quando bambino sognavo di diventare Stefan Edberg. Mi sono fermato molto prima. Pigro di natura, ho preferito raccontare questo sport nel modo meno faticoso, ovvero dalla tastiera di un pc. Ho lavorato per Espansione Tv e il Corriere di Como seguendo tutt’altro, la cronaca nera e giudiziaria. Oggi scrivo per La Provincia di Como.

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