Veneri – fondatore del Team Veneri di San Fermo – difendeva i colori della Canottieri Roma, società per cui è tesserato da anni e dove ha tanti amici con cui gioca facendo il “pendolare” del tennis, da Como alla Capitale.
Una marcia trionfale quella di Primo Veneri e della Canottieri, che era arrivata a giocarsi lo scudetto dopo aver superato, nel tabellone conclusivo, il Circolo della Stampa di Torino, poi il Bussolengo.
Alla finale a quattro, giocata a Bari, si sono dunque qualificati i romani ma anche il Monviso, il Tennis Città di Udine e i padroni di casa del Tennis Njlaya. E proprio il confronto tra i pugliesi e la Canottieri Roma ha finito per assegnare il primo e il secondo posto.
Ma sull’1-1, con in campo il doppio di spareggio, un infortunio ha fermato Veneri e la Canottieri che ha dovuto così accontentarsi (si fa per dire) del secondo posto assoluto dietro ai baresi.