Vince e convince Andrea Arnaboldi nel match di esordio al Challenger di Como. Il canturino, in quello che per lui è il torneo di casa, si è preso una bella rivincita su Salvatore Caruso che l’aveva battuto in una maratona di oltre tre ore in semifinale al Challenger di Biella.

Questa volta il match è durato molto meno, un’ora e 34 minuti. Tanto è bastato al mancino brianzolo per vincere con il punteggio di 6-2 6-4. Partita comunque non semplice, in cui Arnaboldi nel primo set ha dovuto salvarsi in due occasioni al servizio prima sul 15-40, poi sullo 0-40.

Ma oggi il gioco di Andrea è stato una spanna sopra all’avversario, e lo si è visto soprattutto con Caruso al servizio. In ben sei occasioni su nove infatti Arnaboldi è riuscito ad ottenere il break.

Primo parziale con il canturino avanti 4-1, poi 5-2 quando si salva da 0-40, prima di chiudere 6-2. Secondo parziale con ben sette break su dieci turni di servizio dei due giocatori, ma in cui Arnaboldi gioca meglio nei momenti decisivi e chiude con merito per 6-4.

Ora il brianzolo attende di conoscere il nome del prossimo avversario che uscirà dall’incontro tra lo svedese Elias Ymer (allenato dall’ex Pro e 4 al mondo Robin Soderling) e il portoghese Pedro Sousa, testa di serie numero 4. Sarà in ogni caso un match durissimo ma il primo passo, oggi, è stato compiuto.

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Sono nato a Como nel dicembre del 1974 e in questa città sono cresciuto, mi sono sposato e sono diventato padre. Sono un giornalista professionista iscritto all’Albo della Lombardia. Amo il tennis da sempre, da quando bambino sognavo di diventare Stefan Edberg. Mi sono fermato molto prima. Pigro di natura, ho preferito raccontare questo sport nel modo meno faticoso, ovvero dalla tastiera di un pc. Ho lavorato per Espansione Tv e il Corriere di Como seguendo tutt’altro, la cronaca nera e giudiziaria. Oggi scrivo per La Provincia di Como.

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