Il canturino ha forse finito con il pagare a caro prezzo la fatica in semifinale contro Adrian Menendez-Maceiras, tre ore di partita contro l’ora e 20′ impiegata da Lestienne per battere il tedesco Dominik Koepfer. Più in generale, in tutto il torneo sloveno Arnaboldi – prima della finale di questa sera – era rimasto in campo 8 ore contro le 5 e mezza del francese che ha ottenuto il secondo successo Challenger dopo Ostrava nel 2016.
Partita mai in discussione, quella di Portorose, con Lestienne subito avanti per 4-1 per chiudere 6-2 con due break, mentre nella seconda frazione l’allungo è stato ancora più perentorio (6-1). Un Arnaboldi a secco di energie che si è arreso in un’ora e 11 minuti senza mai riuscire ad avere una palla break.
Rimane però nella mente l’ottimo torneo del canturino, impreziosito oltre che dalla prima finale Challenger anche dalle vittorie su Menendez-Maceiras (già citata) e sul tedesco Tobias Kamke. Ora è tempo di riposto per poi volare negli Stati Uniti d’America per le quali degli Us Open.