Il lieto fine non c’è stato. Andrea Arnaboldi perde la sua prima finale di un torneo Challenger Atp a Portorose in Slovenia e si arrende al francese Constant Lestienne che quest’anno invece di finali ne aveva già giocate due (perdendole).

Il canturino ha forse finito con il pagare a caro prezzo la fatica in semifinale contro Adrian Menendez-Maceiras, tre ore di partita contro l’ora e 20′ impiegata da Lestienne per battere il tedesco Dominik Koepfer. Più in generale, in tutto il torneo sloveno Arnaboldi – prima della finale di questa sera – era rimasto in campo 8 ore contro le 5 e mezza del francese che ha ottenuto il secondo successo Challenger dopo Ostrava nel 2016.

Partita mai in discussione, quella di Portorose, con Lestienne subito avanti per 4-1 per chiudere 6-2 con due break, mentre nella seconda frazione l’allungo è stato ancora più perentorio (6-1). Un Arnaboldi a secco di energie che si è arreso in un’ora e 11 minuti senza mai riuscire ad avere una palla break.

Rimane però nella mente l’ottimo torneo del canturino, impreziosito oltre che dalla prima finale Challenger anche dalle vittorie su Menendez-Maceiras (già citata) e sul tedesco Tobias Kamke. Ora è tempo di riposto per poi volare negli Stati Uniti d’America per le quali degli Us Open.

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Sono nato a Como nel dicembre del 1974 e in questa città sono cresciuto, mi sono sposato e sono diventato padre. Sono un giornalista professionista iscritto all’Albo della Lombardia. Amo il tennis da sempre, da quando bambino sognavo di diventare Stefan Edberg. Mi sono fermato molto prima. Pigro di natura, ho preferito raccontare questo sport nel modo meno faticoso, ovvero dalla tastiera di un pc. Ho lavorato per Espansione Tv e il Corriere di Como seguendo tutt’altro, la cronaca nera e giudiziaria. Oggi scrivo per La Provincia di Como.

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