Domani, contro un altro yankee, quel Bradley Klahn che è stato numero 63 dell’Atp nel 2014 (ma che Arnaboldi ha battuto di recente a Panama), il mancino brianzolo cercherà di raggiungere la seconda semifinale un tre settimane, dopo quella già toccata in Messico.
Oggi, consentitecelo, non si è mai avuto la sensazione che Arnaboldi potesse perdere il match. Troppo ampio il divario tecnico tra i due giocatori, con il back di rovescio dell’azzurro a far impazzire l’americano. Così alla prima occasione giusta, ecco il break e il 6-4 nel primo set.
Poi qualche “scaramuccia” in apertura di seconda frazione (1-1 con break e contro-break) prima dell’allungo per un 6-3 tranquillo. Match durato in tutto un’ora e 26 minuti.