Jerzy Janowicz eliminato dal Challenger di Como pur senza mai subire un break. Marco Cecchinato protagonista sia del match più corto del torneo, sia di quello più lungo. Sono solo alcune delle curiosità statistiche che emergono dai dati dell’Atp al termine del torneo di Villa Olmo.

Facciamo una breve carrellata tra questi numeri. Il record degli ace, ad esempio, spetta al tedesco Oscar Otte eliminato da Cecchinato nei quarti. La testa di serie numero 7 ne ha messi a segno 16 in tre partite, davanti a Matteo Donati (15 sempre in tre gare), a Marco Cecchinato (13 ma in cinque partite) e al polacco Jerzy Janowicz (12 in due gare). Janovicz è dunque quello con la media ace per gara più alta: sei.

Nella percentuale di prime palle di servizio svetta invece il francesino Corentin Moutet (73,62%) davanti al canadese Diez (73,58%). Giocatori che non avendo negli ace il marchi di fabbrica, cercavano almeno di tener dentro la prima per non partire in difficoltà nello scambio.

La classifica della percentuale di punti ottenuti con la prima palla è invece nelle mani di Felix Auger-Aliassime, 17enne canadese, che ha ottenuto 53 punti su 68 (77,94%). Alle sue spalle il potente Janowicz, spesso sopra i 220 km/h con il servizio, fermo al 77,91% di punti con la prima palla (67 su 86).

Con la seconda di servizio invece il giocatore che ha ottenuto più punti è stato Matteo Donati (59,74%). In questa graduatoria il canturino Andrea Arnaboldi è terzo con il 56,41% di punti.

Nella classifica dei game di servizio vinti (senza dunque concedere break) domina ancora una volta Janowicz: il semifinalista di Wimbledon 2013 è stato infatti eliminato dal torneo di Como con due tie break persi con Donati ma senza mai perdere il servizio. In due turni di tabellone ha infatti tenuto 22 game di servizio su 22 disputati.

Di conseguenza Janowicz domina anche la graduatoria delle palle break salvate (il 100%, ma appena 4 su 4) davanti a Arnaboldi (salvate 19 palle break su 26).

Infine la lunghezza dei match: Cecchinato è stato protagonista sia del match più corto tra quelli portati a termine (contro Balzerani al secondo turno, appena 52 minuti), sia di quello più lungo, la semifinale contro Filip Krajinovic (159 minuti di gara).

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Sono nato a Como nel dicembre del 1974 e in questa città sono cresciuto, mi sono sposato e sono diventato padre. Sono un giornalista professionista iscritto all’Albo della Lombardia. Amo il tennis da sempre, da quando bambino sognavo di diventare Stefan Edberg. Mi sono fermato molto prima. Pigro di natura, ho preferito raccontare questo sport nel modo meno faticoso, ovvero dalla tastiera di un pc. Ho lavorato per Espansione Tv e il Corriere di Como seguendo tutt’altro, la cronaca nera e giudiziaria. Oggi scrivo per La Provincia di Como.

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