Partiva sfavorito sia in singolare sia in doppio. Invece il primo turno di Andrea Arnaboldi al Challenger di Suzhou si è chiuso con un doppio tonificante successo.
In singolare, come spesso capita quando in campo c’è il canturino, è andata in scena una vera e propria battaglia dove l’incertezza ha regnato sovrana. Di fronte c’era il giapponese (nato in Australia) Akira Santillan, 19enne e numero 221 al mondo.
Un giovane emergente, numero 7 delle classifiche Junior e già capace di ottenere buoni risultati nel circuito mondiale dei Challenger, con la semifinale di Trnava in Slovacchia.
Nel primo set, dopo una breve fuga di Arnaboldi subito ripreso (2-0, 2-2) a dominare sono stati i turni di servizio almeno fino al 5-5 quando il canturino ha difeso ben 4 palle break. Sul 6-6 il tie break è stato senza storia, con Andrea prima avanti 4-1, poi 5-3 per chiudere 7-3.
Nel secondo set tutto sembrava facile. Arnaboldi volava prima 3-1, poi 5-3 e 0-40 con Santillan al servizio. Dai tre match point consecutivi si passava al 40-40, poi Santillan teneva anche il servizio (5-4) e arrivava addirittura ad avere tre palle break per rientrare clamorosamente in partita. Questa volta però il braccio di ferro premiava Arnaboldi che si imponeva per 6-4.
Successo meritato e bissato poco dopo anche dal match di doppio in coppia con il francese Jonathan Eysseric. A cadere con un doppio 7-5 è stata la testa di serie numero 2, ovvero il tandem composto dai cinesi Mao-Xin Gong e Hsien-Yin Peng.
