Le scarpe di Andrea Arnaboldi tornano a sporcarsi di terra rossa e il mancino canturino torna a vincere. Dopo le delusioni della prima parte di stagione sul veloce, oggi Arnaboldi ha ottenuto una vittoria netta contro un avversario scomodo, l’americano Bradley Klahn, ex numero 60 al mondo nel 2014 prima di essere bloccato da un lungo infortunio che l’ha tenuto ai boxi fino al 2016.

Giocatore pericoloso che, anche se non aveva nella terra la superficie preferita, poteva contare su un ottimo servizio. Klahn, giusto per la cronaca, era riuscito anche a strappare un set agli Us Open a San Querrey.

Teatro della sfida è stato il torneo Challenger di Panama City. L’incontro, valido per il primo turno del tabellone principale, ha visto Arnaboldi subito avanti facilmente fino al 6-2 del primo set (in 33 minuti). Poi l’interruzione per pioggia ridava fiato all’americano che rimaneva in gara fino al 5-5, quando il break di Arnaboldi – alla quarta occasione – sanciva il 6-2 7-5 conclusivo.

Ora per il canturino – che come detto è al primo torneo sulla terra rossa – c’è un avversario ancora più scomodo: l’altro americano Bjorn Fratangelo che solo pochi giorni fa ha giocato due turni a Indian Wells uscendo solo con Tomas Berdych per 7-6 6-4.

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Sono nato a Como nel dicembre del 1974 e in questa città sono cresciuto, mi sono sposato e sono diventato padre. Sono un giornalista professionista iscritto all’Albo della Lombardia. Amo il tennis da sempre, da quando bambino sognavo di diventare Stefan Edberg. Mi sono fermato molto prima. Pigro di natura, ho preferito raccontare questo sport nel modo meno faticoso, ovvero dalla tastiera di un pc. Ho lavorato per Espansione Tv e il Corriere di Como seguendo tutt’altro, la cronaca nera e giudiziaria. Oggi scrivo per La Provincia di Como.

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