L’Arnaboldi più bello della stagione vince una splendida partita guadagnando l’accesso ai quarti di finale del Challenger di Recanati, sul veloce. Ad arrendersi la testa di serie numero 4, il francese Kenny De Schepper, lo scorso anno re del Challenger di Como.

Un match in cui, lo diciamo subito, il gigante transalpino ha regalato poco ma in cui Andrea Arnaboldi ha giocato ad un livello spaziale. Diritto solido, rovesci con tutti i tagli possibili, discese a rete improvvise, smorzate, insomma, un vero piacere per gli occhi. L’Arnaboldi visto questa sera nelle Marche è da posto fisso nei primi 150 giocatori al mondo e non solo.

Primo set a braccio di ferro: 2-0 Arnaboldi, poi subito 2-2. Inizia una lunga prova di forza in cui il francese tenta l’allungo ma senza trovare varchi in cui infilarsi. Il gioco del canturino non solo è pieno di vincenti, ma anche solido. E anche quando sul 5-5 Andrea si trova sotto 15-40, in un amen è già 40-40 e poi avanti 6-5.

Sul 2-0 De Schepper nel tie break Arnaboldi gioca il punto più bello del match, chiuso con un diritto dopo aver recuperato anche un tweener. Poi è ancora braccio di ferro fino al 4-4 con l’allungo piazzato dal canturino. Primo set vinto con merito e applausi.

Un calo fisiologico dopo un simile primo parziale? Neanche per sogno. Andrea parte ancora più forte nella seconda frazione, e quando sul 2-1 De Schepper esce alla grande da un’altra situazione complicata (15-40) capisci che questa sera davvero non ce n’è per nessuno. Il resto è una avanzata trionfale verso il break (a zero) sul 3-3 e la vittoria (6-4) al termine di una grande partita. A nostro giudizio, la migliore del 2017.

Facciamo anche una piccola confessione: vista l’ora tarda del match – si è iniziato a giocare alle 23 – sul 4-3 del secondo set abbiamo cominciato a scrivere il post parlando della vittoria di Arnaboldi. Nessuna scaramanzia e nessun azzardo: oggi non c’era modo di battere il mancino brianzolo.

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Sono nato a Como nel dicembre del 1974 e in questa città sono cresciuto, mi sono sposato e sono diventato padre. Sono un giornalista professionista iscritto all’Albo della Lombardia. Amo il tennis da sempre, da quando bambino sognavo di diventare Stefan Edberg. Mi sono fermato molto prima. Pigro di natura, ho preferito raccontare questo sport nel modo meno faticoso, ovvero dalla tastiera di un pc. Ho lavorato per Espansione Tv e il Corriere di Como seguendo tutt’altro, la cronaca nera e giudiziaria. Oggi scrivo per La Provincia di Como.

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