Tutti in campo: il tennis riapre anche ai maestri e alle lezioni con 4 allievi

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Ieri è stata una giornata complessa, conclusa però con un classico “tutto e bene quel che finisce bene”. Fino alle 21, infatti, ci trovavamo nella situazione paradossale che i circoli, appena riaperti per far giocare i tesserati, avrebbero dovuto tornare al lockdown. L’ordinanza della Regione Lombardia che aveva riaperto i campi da gioco, era infatti con scadenza 17 maggio, mentre il nuovo Dpcm del Governo parlava sì di riapertura dei club, ma dal 25 maggio. C’era dunque una settimana di mezzo che non era stata coperta da alcuna normativa.

Poi, come detto, la nuova ordinanza della Regione di ieri sera ha sanato il “buco”, confermando l’apertura dei circoli (tranne nelle parti comuni) e in più aggiungendo anche la possibilità di poter fare corsi di tennis e lezioni fino ad un massimo di quattro allievi per campo. Tutto è ovviamente subordinato al rispetto delle normative che ormai sono ben note a tutti gli appassionati: distanziamento sociale, mascherina prima di entrare in campo, gel disinfettante, spogliatoi e docce chiusi eccetera.

Non si potrà accedere alle parti chiuse: i circoli dovranno predisporre appositi protocolli di ingresso, di uscita e di rispetto delle normative che i maestri dovranno concorrere a fare osservare con scrupolo. Però, dopo mesi di buio, finalmente si può tornare in campo a “tutto tondo”. Ed è stata risolta anche la questione dei circoli che hanno campi con strutture aperte ai lati, ma che non sono definibili “all’aria aperta”. Da questa settimana anche qui si potrà tornare a giocare.

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About Author

Sono nato a Como nel dicembre del 1974 e in questa città sono cresciuto, mi sono sposato e sono diventato padre. Sono un giornalista professionista iscritto all’Albo della Lombardia. Amo il tennis da sempre, da quando bambino sognavo di diventare Stefan Edberg. Mi sono fermato molto prima. Pigro di natura, ho preferito raccontare questo sport nel modo meno faticoso, ovvero dalla tastiera di un pc. Ho lavorato per Espansione Tv e il Corriere di Como seguendo tutt’altro, la cronaca nera e giudiziaria. Oggi scrivo per La Provincia di Como.

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